Sono i ragazzi delle più note “piazze di spaccio” di Siracusa che nel video a seguire, come se volessero imitare le famose gang americane, si atteggiano a rapper falliti.
Con un guadagno giornaliero di circa 25mila euro al giorno, frutto dello spaccio di sostanze stupefacenti tra cui: cocaina, eroina, ecstasy, marijuana, hashish e chi più ne ha, più ne metta!
Ecco la “piccola gomorra” che tormenta e mette a dura prova le forze delle ordine della metropoli siracusana, dove tra spacco di stupefacenti di ogni tipo e fuochi d’artificio ci fanno ripercorrere i tempi lontani – ma non troppo – di quella Napoli o Palermo.
Tempi lontani ma non troppo visto e considerato che entrano ed escono dal carcere sempre per gli stessi motivi: spaccio, minacce a pubblico ufficiale, furti, rapine, armi e “mazzate” a chi parla.
E’ questa la gioventù che spaventa gli anziani e i poveri…altro che mafia, camorra e ‘ndrangheta!
Si pavoneggiano con video e foto che si inviano privatamente sfoggiando il “malloppo di soldi” che hanno ricavato dalla vendita degli stupefacenti o la “quantità di stupefacenti” che sono riusciti ad acquistare dai loro fornitori.
[embedyt] https://www.youtube.com/watch?v=y-bk_6SIqjU[/embedyt]Ogni giorno le forze di polizia, militari dell’arma dei Carabinieri, GdF o agenti della Polizia di Stato ne beccano diversi, ma purtroppo – spesso e volentieri – o non oltrepassano la porta degli istituti penitenziari o vengono rimessi in libertà, così si ricomincia dall’inizio!
Sembra di giocare a “guardie e ladri”, ma questo è mondo vero e la questione più triste, e che in questo momento delicato per “l’Italia”, dove evitare di uscire per non essere contagiati dal CoronaVirus è “priorità”, loro pensano solo ed esclusivamente a “continuare a spacciare”.
In questo momento delicato, dove: famiglie si trovano a non poter acquistare “beni di prima necessità”, bambini sono costretti a vivere rinchiusi in casa, bambini con handicap a non seguire specialisti o consultori ecc…questa gente (e vogliamo essere gentili) se ne frega anche dello Stato e parlano di “Onore e dignità”.