Avola Antica, la zona montana di Avola, spesso citata dalla stampa italiana perché tappa obbligatoria, oltre a Noto, per giungere nei famosi laghetti di Cava Grande del Cassibile, è ormai al collasso.
I furti e gli scassi nelle villette e piccole case turistiche è all’ordine del giorno; finestre, porte, rubinetti, sanitari sono i bottini dei ladri, i danni alle abitazioni e alle recensioni si fanno sempre più ingenti al punto che i proprietari lasciano cancelli e porte d’ingresso senza lucchetto e senza chiusura di sicurezza.
Insomma, un messaggio chiaro per dire ai malfattori: “entrate ma non arrecate ulteriori danni”.
I muri della carreggiata semi distrutti o carenti, in alcune zone, l’illuminazione carente in altre zone e le strade non tutte asfaltate lascia i residenti nella desolazione più assoluta.
Considerare, infine, la mancanza di sorveglianza delle autorità competenti – francamente non abbiamo idea di chi sia la giurisdizione – , l’impossibilità di avere una connessione internet fibra, ma solo in FTTC (misto fibra-rame) con una mega adsl che raggiunge alcune zone e in inverno spesso KO, non permette neanche di avere un impianto di video sorveglianza a distanza.
Spesso e volentieri l’allarme di alcune abitazioni suona tutta la notte…
L’unica certezza è la bolletta della TARI, quella tassa per i rifiuti e l’acqua arriva sempre, in ritardo e con le rate scadute, ma arriva e anche salata!
Sembra ormai scontato che per molti l’addio ad una casa ad Avola Antica sia vicino, soprattutto se si hanno figli che iniziano a frequentare le scuole in quanto il pulmino non è assicurato per tutti.